Capoliveri 03-04-2015
Il parere di una giovanissima viaggiatrice: Lucrezia amica dell’Isola d’Elba! Ci ha inviato l’articolo e le foto da lei scattate! Riportiamo integralmente!
“Oggi ho deciso di rivolgermi a voi, viaggiatori o meglio dire, turisti . Il viaggio, oggi, coincide con la vita. Nessuno si sofferma a domandarsi ‘cos’è il viaggio?’, ‘chi è un viaggiatore?’. Nessuno al giorno d’oggi comprende la difficoltà di viaggiare.
Un viaggiatore di questi tempi non è altro che un turista. Purtroppo, devo dire. Il vero viaggiatore si ferma a lungo e gira di meno. Egli non incontra solo le cose e i monumenti di una città, ma incontra le persone che ci abitano che costituiscono l’anima di quel posto. Come afferma lo scrittore Saramago per lui si dovrebbe istituire la professione del viaggiatore. Questa professione non è da sottovalutare, è una professione molto difficile e non da tutti. Invece gli oggetti prediletti di un turista non sono più gli esseri umani, ma le cose.
La caratteristica principale di un turista è la fretta, come d’altronde lo è quella dell’uomo moderno. La spiegazione ci è fornita da Todorov, un filosofo bulgaro. Egli spiega che il turista è un visitatore frettoloso perchè la visita fa parte delle sue vacanze , spesso limitate sia dalle ferie lavorative, sia delle possibilità economiche, e quindi non fa parte della sua professione. A parere mio l’importanza oggi si basa sull’apparire, sul mostrarsi .
L’obbietivo di un turista è quello di tornare a casa e avere tante foto di posti diversi sulla macchina fotografica da mostrare ad amici e/o parenti e pubblicarle sui social network. Ma , in realtà , cosa si porta con se di quel luogo se non le foto ? La risposta è ovvia : niente. Facendo così non entrerà mai in contatto con la vera anima della città. Todorov afferma anche che ”E’ meno pericoloso osservare cammelli che uomini.” Il turista non ama mettersi in gioco , e quindi preferisce l’inanimato rispetto all’animato. Un viaggio fa nascere in noi sensazioni ed emozioni magari prima ad ora sconosciute.
E’ anche una sorta di sfida con se stesso, ma soprattuttto è un’opportunità per conoscersi a fondo. E’ proprio di questo che il turista ha paura: mettere in discussione la sua identità . Viaggiare è una conoscenza. Una conoscenza che si basa su tutti gli ambiti: artistico, linguistico, letterario, storico… Oltre a conoscere e vedere i luoghi si può conoscere le usanze di quel popolo, il loro modo di pensare e conoscere anche la loro vita. Non tutti sono in grado di scoprire queste sfumature del viaggio.
Viaggiare è una grandissima opportunità che tutti dovrebbero cogliere e sfruttare al massimo. Il nostro scopo è quello di riscoprire questa dimentsione e di non essere più ”governati” dalla fretta di tutti i giorni. Saramago afferma inoltre che ”La felicità ha molte facce. Viaggiare, probabilmente, è una di queste”. Quindi ,viaggiatori, perchè privarci di questa opportunità?”
E’ un piacere conoscere ragazzini che leggono e scrivono così bene! Complimenti a Lucrezia ed ai Suoi insegnanti allora!
Brava Lucrezia…continua a volare alto…