Oggi è la Giornata Internazionale della Poesia. Vorrei dedicarne una, scritta dalla mia amica poetessa misteriosa, a tutti i naviganti che solcano i mari, sia reali che metaforici, moderni Ulisse alla ricerca di coscienza e conoscenza.
LA PARTENZA DEL MARINAIO
Tese le vele d’oro
libere a volteggiar nel vento,
volta la prua al levante,
lascia i sicuri ormeggi
e salpa il bastimento.
Dal ponte il marinaio
saluta e irride all’avventura,
ma infondo al cuore
prega sommesso di tornare.
Frange la chiglia
l’onda spumeggiante,
irrompe, spacca e si frantuma,
rinasce ancora e ancora muore.
Gridano i gabbiani
e volano nel vento
sull’aperto mare.
Tutto è un subbuglio
di voci e di emozioni.
L’odore di salsedine
si spande in ogni dove,
si mescola al sudore
e alle lacrime del cuore.
E come una speranza
l’alba più radiosa
all’orizzonte appare:
rosato è il cielo,
azzurro il mare…
Felice il marinaio
s’appresta a navigare.
Sbiadiscono le rive,
impallidiscono le case,
tutto si confonde
e resta solo mare,
mare, mare…
Respira l’infinito,
l’immenso blu del mare.
By Chirsia