Solo semplici palline colorate? di Herbert Lorenzoni – famiglia Smit di Cles in Val di Non
Le piccole sono presto accontentate: un capiente secchiello e qualche passeggiata lungo l’arenile consentono di raccogliere sabbia e ghiaia fine in quantità sufficiente per tenerle impegnate almeno fino all’ora del bagno. Per le esigenze dei più grandicelli e per i loro progetti ambiziosi la soluzione al problema può risultare più ardua del previsto!
Per fortuna Madre Natura, come spesso accade, ci viene in soccorso e può capitare che certe mattine il mare metta a nudo qualche tratto di spiaggia ghiaiosa lasciando scoperte, e facilmente accessibili per poche ore, alcune zone di preziosa e umida sabbia. Dopo innumerevoli voli pindarici ed ardite proposte architettoniche la scelta sull’impiego del materiale sovente ricade su un classico“evergreen”: la pista delle biglie!
Così si inizia a scavare e a riportare la sabbia, a bagnarla e batterla per renderla compatta. Si realizzano curve paraboliche, varianti, ponti e tunnel, rettilinei con ostacoli e trabocchetti. La fantasia galoppa a briglie sciolte per realizzare un percorso che possa mettere in difficoltà gli avversari. Resta solo da individuare il punto migliore per posizionare la linea di partenza ed un altro gioiello di ingegneria ludico-balneare è pronto.
Anche gli adulti sono attirati da questo tortuoso serpente che risveglia in loro sopiti ricordi di spensierate vacanze di gioventù. Per un attimo mettono da parte le noiose chiacchiere da ombrellone con il vicino di sdraio e incuriositi si avvicinano attratti dal fascino senza tempo di quell’attempata pallina di plastica bramando di colpirla ancora una volta.
Salvate da un inglorioso destino nella moderna società tecnologica solo grazie alla geometrica perfezione della loro forma, le biglie negli anni sono rimaste sempre le stesse: rotonde sfere colorate per una metà e trasparenti per l’altra.
L’unica variante è rappresentata dai personaggi raffigurati al loro interno: Gimondi, Merckx, Moser ed altri assi del ciclismo hanno ceduto il posto ai più attuali campioni della MotoGP e ai numerosi protagonisti dei cartoni animati. Segno del tempo che passa e delle mode che cambiano, il divertimento però è rimasto tale e quale: per qualche ora gli adulti tornano bambini e i bambini si sentono grandi sfidandoli.
Ci penserà l’alta marea, durante la notte, a riportare tutto alla normalità.
Grazie a Herbert che ci ha raccontato la sua vacanza all’Elba nella spiaggia di Norsi e ci ha fatto ammirare le sue splendide fotografie!
Torna presto all’Elba, Herbert! E anche tutti voi, guardate l’offerta all’Elba per bambini che ha pensato per voi l’Hotel & Residence Le Acacie 4 stelle di Capoliveri.