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Isola d’Elba: mari e monti! Oggi scopriamo Poggio!

Andiamo alla scoperta di Poggio, l’antica Podium. Da Marciana Marina la strada si inerpica lungo la montagna con tornanti ripidi e curve a gomito. Si nota subito il cambiamento di vegetazione, i castagni dominano il paesaggio!

Saliamo rapidamente di altitudine: Poggio si trova a 3 km. da Marciana Marina, a 350 metri di altitudine sul livello del mare. E’ una piccola frazione del comune di Marciana, conta solo i 250 abitanti.
Questo antico borgo medievale è una ragnatela di vicoli stretti e ripidi, intorno a una piccola e graziosa piazzetta con un panorama stupendo sul mare del golfo sottostante.  Conserva un aspetto medievale: le stradine hanno una disposizione  a gradinata, convergono verso il piazzale della parrocchiale dedicata a San Nicolò, una chiesa del XIII secolo costruita fra due bastioni delle antiche mura fortificate.

Poggio sembra il paesino delle bambole:  le casette sono deliziose, con i portoncini  e le scale tutte adornate di fiori, i balconcini tutti curati.  Esternamente hanno mantenuto l’aspetto antico, ma internamente sono tutte sapientemente ristrutturate con interventi architettonici mirati.
Un tempo  era la residenza estiva delle famiglie abbienti elbane e ha mantenuto un suo fascino un po’ aristocratico ed intellettuale.
Arroccata sulle pendici del Monte Capanne, è immersa in un castagneto secolare, reso ancora più bello in primavera dalla fioritura degli arbusti del sottobosco. Nel periodo  delle castagne  i colori del bosco virano verso le calde tonalità del giallo ocra, del ruggine e dell’arancio.  Si ode  solo il calpestio  prodotto dai passi che sul  tappeto di foglie.

L’aria umida e profumata di pioggia, muschio e terra bagnata produce una consolante sensazione di intimità con la natura. Da lontano, da fondovalle, arrivano i profumi del mare, nell’aria, quando il vento tira nella giusta direzione, si percepisce distintamente  un gusto salmastro e pungente.

La castagna, questo frutto antico, tipico di tante zone boscose dell’Appennino, è alla base di numerosi piatti e prodotti tipici di questa parte dell’Elba, come il gustoso castagnaccio aromatizzato al rosmarino, la marmellata di marroni e il miele di castagno dal sapore intenso e inconfondibile.

Ogni anno, tra ottobre e novembre, nella piazza del Castagneto di Poggio si tiene la Festa della Castagna, organizzata da Slow Food-Isola d’Elba. Tra i vicoli del paese si possono gustare le specialità di cui questo frutto è ingrediente principale e indiscusso protagonista.
Attraverso un  facile percorso a piedi o in  mountain bike, si può arrivare fino a Marciana Alta passando  dall’austero romitorio di San Cerbone, avvolto dalla fitta vegetazione.  Lungo il tragitto si incontra anche la Fonte Napoleone da cui sgorga acqua oligominerale curativa, è possibile bere l’acqua fresca e dissetante o anche riempire bottiglie da portare via.
 All’alba e al tramonto è facile avvistare al pascolo i mufloni, le uniche pecore selvatiche viventi in Europa. Il muflone è di colore bruno o rossastro, mentre il ventre, il muso e la parte inferiore delle zampe sono biancastre. Le sue corna possono raggiungere circa sessantacinque centimetri di lunghezza e quasi si toccano alla base, ma poi si allontanano e si incurvano obliquamente indietro e verso il basso.
Questi animali, introdotti all’Elba alcuni anni fa per scopi ornamentali, si sono riprodotti in modo esponenziale e adesso sono diventati un problema per il territorio: distruggono i muretti a sasso dei vigneti terrazzati, danneggiano la vegetazione pascolando e brucando, si sono spinti anche fino al  centro di Poggio per mangiare i geranei nelle aiole fiorite!
Proprio nella piazzetta centrale lo storico locale di Poggio all’isola d’Elba, il ristorante Publius: gestito da sempre dalla famiglia Fontana, festeggia il 41° anno di attività, è rinomato per i piatti di caccia e per i funghi, nella stagione invernale!.  Seduti comodamente al fresco, guardando lo spettacolare panorama sul golfo di Marciana Marina, possiamo  gustare le specialità elbane e toscane rivisitate in chiave moderna! I prodotti stagionali sono ben rappresentati nella cucina di Publius, che esprime i sapori del territorio: nella carta sono presenti pietanze a base di funghi, tartufi e castagne.
I  principali fili conduttori del menù sono sicuramente la carne e il pesce.
Per la prima si può scegliere tra la chianina, il cinghiale, il bisonte o la cinta senese; la carne viene servita su una pietra speciale, la “pietra ollare”, la cui caratteristica è quella di mantenere la temperatura ideale di cottura anche fino a 45 minuti, permettendo agli ospiti di conversare e ammirare il panorama senza fretta, e senza perdere nulla dei sapori della pietanza.

 Il pesce è naturalmente quello elbano, sempre freschissimo; spigole, tonni, ricciole, vengono pescati al loro passaggio nel mare attorno all’Isola. La pasta e i dolci sono tutti fatti in casa.
Vengono usati una decina di oli diversi, elbani e non, a seconda delle diverse caratteristiche ed esigenze. Emanuele, esperto sommelier, propone una carta dei vini di alto livello, con oltre 200 etichette, elbani, italiani e Champagne; assolutamente da non perdere la visita alla cantina storica, con la collezione privata di papà Publio, che annovera, tra l’altro, tutti i Sassicaia prodotti fin dal primo anno, tutti i Tignanello e altre autentiche “chicche” per gli appassionati.

In sala, Emanuele e Simonetta sono sempre ospitali, discreti e riservati, rispecchiando l’atmosfera del locale; non deve meravigliarci se alcuni fortunati ospiti si sono trovati, al tavolo accanto, personaggi (evidentemente desiderosi non solo di ottima cucina, ma anche di privacy) come il cantante Rod Stewart, gli ex piloti di formula uno Hakkinen e Alesi, i membri della famiglia Trussardi o Sua Altezza Reale re Juan Carlos di Spagna. Noi avremmo voluto essere presenti il giorno in cui si è seduta a un tavolo della sala Sua Maestà la regina Rania di Giordania; semplice, ma bella ed elegante, come la cucina del ristorante Publius.


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