Approfittiamo di questa splendida giornata di sole per fare la prima escursione in canoa della stagione!
Come leggo in una pubblicazione specializzata: “Grazie ai movimenti della canoa, i muscoli del busto, delle braccia, le articolazioni e i relativi tendini, attivano una stimolazione fisiologica positiva: ne beneficiano la respirazione e di conseguenza l’ attività cardiaca e non va sottovalutato l’ aspetto del rilassamento psicologico e un senso di unità spirituale con la natura. Se ben effettuati, i movimenti del pagaiare consentono di sostenere al meglio l’ apparato scheletrico. Il cuore e la respirazione si coordinano in modo ottimale per rifornire di ossigeno i muscoli e questo stimola una sana bradicardia che caratterizza una buona salute fisica. Infine, pagaiare riduce l’ insorgenza di patologie quali malattie cardiache, stress, diabete e ipertensione arteriosa.
Per chi poi ha un po’ di grasso da smaltire, questa attività favorisce la perdita del peso in funzione del tempo e dell’ intensità con cui si pagaia. Il metabolismo risente dei benefici anche dopo l’ attività: la massa corporea magra aumenta rispetto quella grassa.”Quali motivazioni migliori allora, anche per chi non è più tanto giovane come me!
Prendo allora la mia bella canoa tutta bianca, metto nel pozzetto una bottiglia d’acqua, un frutto ed il telefonino accuratamente spento: può però essere d’aiuto! Una naregnina docg come me, si sente più a suo agio in mare che sulla terra ferma: quando eravamo bimbi per insegnarci a nuotare non ci portavano in piscina, ci buttavano giù dagli scogli… con ottimi risultati!
Punto dritta verso punta Focardo e seguo la costa: la spiaggia di Capo Perla è la prima che incontro. Tanti anni fà si pescavano in questa zona le “nacchere” molluschi enormi le cui valve sono ricoperte di madreperla, i pescatori sostenevano che a volte avevano trovato dentro una perla, ecco spiegato il nome. E’ detta anche la spiaggia dei Belgi, poichè negli anni ’60, quando ancora l’isola era quasi sconosciuta al turismo, questi hanno comprato splendidi terreni ed hanno edificato le loro ville.
La canoa fa tanta strada con poca fatica, i movimenti per pagaiare diventano automatici e la mente divaga. Come dice lo svedese Jorrgen Larsson la canoa turistica non agonistica abbraccia l’ottica del downshifiting, un termine che prevede un cambiamento di mentalità: dalla velocità del vivere secondo il detto “il tempo è denaro” si passa cioè ad uno stile di vita che semplifica, lavorando meno e guadagnando meno, ma con una qualità di vita migliore per dedicare più tempo a se stessi e alle relazioni con gli altri.
Vale la pena di raggiungere le spiagge di Ferrato, Calanova e Malpasso per puntare poi decisi verso l’isolotto di Liscoli, regno incontrastato del gabbiano reale. Vola radente il cormorano ed il marangone, il tempo sembra si sia fermato per sempre: la tentazione di un tuffo diventa irresistibile, sotto l’ombra del massiccio monte Calamita, in acqua fresca, trasparente e pulita.
Fermo la canoa sulla spiaggia di Buzzancone, sono quasi sicura di restare da sola: è molto difficile raggiungerla dalla terra ferma! Il mare è ancora freddo per fare il bagno, almeno per me, ma sedersi sul bagnasciuga con le gambe in acqua mangiando un frutto, per me è un’esperienza impagabile, (per tutto il resto c’è Mastercard, come recita la pubblicità)!
E’ già il momento di rientrare, metto di nuovo la canoa in mare e via di nuovo in navigazione!
D’estate è possibile seguire i corsi di canoa turistica anche presso il nostro albergo a Naregno, vengono organizzate anche escursioni in canoa dai ragazzi dell’animazione!