Poveri ma buoni! Vorrei cominciare a parlare della cucina tipica elbana, caratterizzata dall’uso del “pesce povero” o “ pesce dimenticato”: viene pescato in abbondanza nei nostri mari e quindi è sempre conveniente come prezzo, non lo dobbiamo importare dall’estero e quindi con un po’ di attenzione possiamo averlo freschissimo, e non lo dobbiamo nemmeno allevare in vasca come le spigole e le orate, con mangimi spesso molto criticabili!
Abbinati al pesce povero, nella cucina elbana della tradizione sono sempre presenti i prodotti della terra, le erbe aromatiche ed il peperoncino. Le preparazioni sono semplici, economiche e richiedono poco tempo: perfette quindi per la dieta mediterranea!
Polpo all’elbana con patate secondo la ricetta di Nonna Adua
Ingredienti: 6 polpetti, 800 grammi di patate piccole (il più possibile simili per dimensione), 2 cipolline, 4 pomodori maturi, 3 foglie di basilico, mezzo bicchiere di olio, mezzo bicchiere di vino bianco, prezzemolo e peperoncino.
Preparazione: pulire i polpi e sbucciare le patate, preparare un trito con le cipolle, il basilico, il prezzemolo e il peperoncino. In una pentola mettere l’olio, il battuto, i polpi e i pomodori, coprire con un coperchio e cuocere per 10 minuti a fuoco vivace, mescolando di tanto in tanto. Unire il vino e le patate, coprire nuovamente e proseguire la cottura per 10 minuti a fuoco basso, Spegnere, lasciare riposare per 10 minuti e servire.
Gli antropologi ipotizzano che alla base dell’evoluzione umana ci sia la consumazione da parte degli ominidi abitanti sulle coste del Mar Rosso e lungo i bacini acquei, di pesci. Questo avrebbe fornito importanti acidi grassi insaturi protettivi delle strutture nervose e favorito quindi i processi intellettivi.
Gli studi odierni confermano l’importanza del pesce nell’alimentazione umana.
E’ conosciuto da tempo il contributo nutrizionale e vitaminico dell’olio di fegato di merluzzo, oggi la comunità scientifica internazionale riconosce gli effetti benefici del consumo del pesce: riduzione anche del 50% di tumori come quelli al seno e al colon, effetti ormai certi sull’ipertensione arteriosa e riduzione del colesterolo”cattivo” LDL, fluidificazione del sangue e pulizia delle arterie.
La natura ci fornisce in quantità pesce povero come sardine, acciughe, sgombri, aguglie, sugarelli, zerri, polpi, totani, gronghi, crognoli, boghe, palamite, rombi, scorfani, gattucci, murene, linguattole, merluzzetti, lacerti, e anche dei pesci della tradizione come baccalà, stoccafisso, cozze ecc.e le tradizioni culinarie hanno sempre inventato modi semplici ed appetitosi per cucinarlo con grande vantaggio per la salute…e anche per il portafoglio!