Oggi vorrei parlare di un evento Mostra-mercato molto interessante che si svolge in questi giorni all’Elba, curata dall’Associazione Nazionale “Arti e Mestieri Manuali Creativi in Strada”. E’ stata una bella occasione per riflettere sul vero significato della parola “artigiano” e per sentire, dalla diretta voce degli interessati, quali sono i problemi che loro devono affrontare.
Ho visto con i miei occhi trasformare il cuoio in originali borse e cinture, l’argento diventare un elegante monile, il legno dare vita a profumate decorazioni per la casa, la stoffa trasformata in abiti tutti dipinti a mano come un quadro, il vetro tutto incorniciato in ferro battuto, la ceramica forgiata da mani esperte, le pietre dure inanellate in leggeri fili di metallo a formare collane, orecchini ed anelli!
Ecco infatti cosa dicono gli artigiani nel loro sito:
“Per noi un Artigiano
– è prima di tutto un uomo o una donna che ha scelto le sue mani e e la sua creatività come fonte di reddito nel senso che produce dei manufatti che cederà a terzi in cambio di moneta o altro per il sostentamento suo e della famiglia .
– è un uomo o una donna che, con la conoscenza e l’esperienza acquisita nel corso degli anni della sua attività, dalle materie prime alle tecniche di lavorazione, è referente per la società civile in quel campo.
– di fatto si diventa Artigiano nel momento in cui si comincia a lavorare la materia prima scelta e si comincia a produrre oggetti .
– la personale esperienza e ingegno nell’ambito del proprio lavoro, può portare a creare dei manufatti di propria invenzione anche senza essere necessariamente un artista.
L’artigiano è’ il custode tramite il quale le generazioni future potranno apprezzare e conoscere le civiltà passate, le arti e i mestieri manuali che hanno attraversato la vita e la storia dell’uomo.
L’artigiano dispone di attrezzi e mezzi di produzione semplice, di cui è proprietario, esegue tutte le fasi della lavorazione, fino al prodotto finito: ideazione, creazione e vendita diretta, tre lavori in un unica figura con vendita diretta, in bottega per chi ha la possibilità di averla, ma essendo i più artigiani casalinghi o con laboratori in zone non di pregio, o in campagna, gli artigiani manuali tutti, devono poter accedere liberamente nei mercati tradizionali e in percorsi turistici, settore a cui si rivolge gran parte dei manufatti realizzati, con la sola domanda comunale di concessione di suolo pubblico.
L’artigiano manuale esercita un mestiere tradizionale e artistico per la produzione di oggetti d’uso o artistici in modo autonomo, indipendente, è auto-lavoro di chi organizza liberamente i modi e i tempi per l’attività lavoratica.
Non bisogna confondere quindi l’artigiano manuale con l’impresa artigiana, questa ha operai, suddivisione del lavoro, dà lavoro a terzi ed una logica di produzione completamente diversa: produrre tanto nel minor tempo e costo possibile!
La globalizzazione fà sì che un souvenir comprato in Sicilia sia uguale ad uno comprato in Spagna o sul Mar Rosso, cambia solo la scritta, tutto è standardizzato e prodotto da macchine: valore umano nullo!
Vogliamo premiare e dare la giusta ricompensa a chi produce con le proprie mani un oggetto mai identico ad un altro, mettendo tutto sè stesso nella creazione?
Io credo di sì!
Vi invito quindi a visitare il mercatino “L’Arcipelago a Chilometri Zero”, dedicato alle produzioni territoriali delle Isole di Toscana. Si svolge ogni due martedì in Piazza Matteotti a Capoliveri.
Portatevi a casa un oggetto unico ed irripetibile!
“L’artista non è un tipo speciale di persona, ma ogni persona è un tipo speciale di artista.”
Ananda K. Coomaraswami