L’isola d’Elba vista con gli occhi della gioventù…Elisabetta ci racconta e ci delizia gli occhi con le sue foto!
foto blog“C’era una volta un’isola vicina vicina a casa nostra….
Tanto vicina da toccarla con un dito, nelle giornate serene, senza foschia….

Vicinanza, peró, non vuol dire conoscenza, infatti, tanto era vicina, tanto era pressoché ignota a noi….

Abbiamo deciso così, di rimediare e di conoscerla meglio durante la nostra settimana di ferie in Maggio, settimana ormai conclusa, ma nel cuore ancora viva.

Bagagli chiusi, macchina carica, salutato il nostro amato gatto Alfredo che, detesta i viaggi ed adora le sue abitudini inalterabili e le sue ceste ormai collaudate…..Si parte…..

Le ferie fuori stagione sono un must per noi, croce e delizia, il meteo è spesso inclemente, ma la pace e il relax ne guadagnano.
Fu così, che, tra nuvoloni, turisti tedeschi e svizzeri, poco caos, il traghetto da Piombino ci condusse sull’Isola, viaggio veloce ed indolore.
C’eravamo proposti, di vedere e vivere più isola possibile, di spostarsi e godere di ogni angolo, malgrado il mio mal d’auto e la mia avversione per i viaggi in macchina, ho ingoiato il rospo e ogni spazio, in men che non si dica si è subito dimostrato angolo di paradiso, curve comprese.

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Mi porto nella mente i colori che si palesano in ogni strada ed in ogni via.
Il giallo delle ginestre che si mescola al verde delle acque nelle baie, il viola dei fiori spontanei che nascono sulle rocce, la ghiaia bianca fino ad accecare, il celeste del mare a strapiombo visibile dalle alture, colori smaglianti che emanano gioia.

L’Elba non è gigantesca, ma coloro i quali asseriscono che in una settimana la si possa girare tutta, non hanno la mia approvazione.
Si è cercato di fare il possibile, ma tanti dei nostri programmi prefissati non hanno trovato luogo, rimangono sull’agenda per la prossima esperienza, il Monte Capanne tra tutti, ma almeno, abbiamo una giusta causa per pensare di dover tornare per finire il nostro tour, rimasto incompleto, un vero sacrificio direi….

La cosa che più ci ha stupiti è la varietà del territorio, come dalla roccia si passi alla sabbia finissima, ai quarzi, alla ghiaia e poi i pini, i lecci, le sughere, la macchia mediterranea che si mischia alle piante grasse, ai fichi d’India, le montagne prima delle pianure, le alture e le colline, i fondali ricchissimi.
Ce ne è per tutti i gusti, come se, la natura, non voglia scontentare proprio nessuno.

Se chiudo gli occhi, mi sembra di riascoltare la pace, il silenzio, anche la calma ha un suono, è come musica rilassante.
I fiori appena sbocciati sanno di Mediterraneo e non passa tanto tempo prima che capisca di essere sull’isola più verde del Mediterraneo tutto.”

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Grazie Betta per il tuo racconto e per le tue foto! Ci farà molto piacere leggerti ancora! Ti aspettiamo all’Elba in settembre…ci conosceremo di persona!

Betta & Bonny [mailto:betta.bonny@gmail.com


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