CAPOLIVERI 12-07-2013
…e poi diciamo che i giovani d’oggi sono superficiali e pensano solo ai videogiochi e alla musica? Leggiamo quello che scrive Lucrezia, una ragazzina molto sveglia ed intelligente, al rientro a casa dalle vacanze all‘Isola d’Elba…e ammiriamo le sue foto!
“E’ proprio in questi posti che non puoi dimenticare la macchina fotografica a casa.
C’è sempre qualcosa da immortalare, qualcosa da tenere impresso , qualche istante, qualche parola, qualche sorriso o qualche impronta.
Le impronte impresse nel cuore di una persona sono lasciate da esperienze significative. Le impronte sono presenti nei ricordi.
Nei giorni di malinconia si ha spesso il desiderio di modificare la propria vita come il mare modifica l’ambiente. Il mare erode le rocce, mitiga il clima e cancella le orme.
Spesso vorremmo che quelle orme fossero i nostri errori, le nostre mancanze, i ricordi dolorosi.
Forse per un breve periodo di tempo ci saremmo scordati di quel dolore, ma presto o tardi se ne creerebbero altri.
Le orme non spariscono per sempre. Le orme restano vive nei ricordi delle persone. Un uomo sa di averla creata e non può rimuoverla definitivamente. Il dolore è un’orma.
Per quanto riguarda le orme superficiali, quelle sulla sabbia all’inizio restano lì, precise, ordinate. Ma quando il giorno dopo , ti alzerai, guarderai questa grande spiaggia noterai che non ci sarà più nulla, un’orma, un segno qualsiasi, niente.
Questo perché il mare durante la notte cancella tutto. La marea nasconde, porta via con se ogni cosa che trova. E’ come se non fosse mai passato nessuno.
Io penso che se c’è un luogo, al mondo, in cui puoi non pensare a nulla, quel luogo è questo.
Sulla riva del mare è scritta la storia della vita che si rinnova di continuo. Le onde, per esempio, oltre a cancellare le impronte sulla sabbia, vi lasciano anche nuovi oggetti venuti da chissà dove.
Camminando sulla riva incontro i sorrisi felici dei bambini mentre fanno un castello di sabbia, oppure inventano ‘’architetture’’ con i loro genitori o amici.
E’ bello vederli ridere, giocare, e soprattutto è sorprendente come loro credono che quel loro castello, al loro ritorno sarà sempre lì, ad aspettarli.
E il giorno dopo torni sulla spiaggia, con la tua macchina fotografica, e vedi la delusione sul volto di tutti quei bambini che pensavano di trovare il loro castello.
Quella delusione non dura più di 10 minuti, perché subito si mettono al lavoro ,per crearne un altro, più bello del primo.
Il mondo cambia tutti i giorni. L’unica cosa che li accomuna è che tutti i giorni alla stessa ora spunta il sole. Ma il mondo non è lo stesso del giorno prima.