Un’altra simpatica iniziativa creata dall’instancabile Comune di Capoliveri: la Festa del Pesce Povero come il pesce azzurro, cucinato all’elbana.
L’appuntamento è per giovedi 7 luglio dalle ore 20.00. Una serata per riscoprire suoni e sapori della tradizione della nostra terra con piatti tipici di stagione e pescato rigorosamente locale con pesce povero della gastronomia capoliverese.
L’evento è organizzato dall’Associazione Culturale Banda Musicale Giuseppe Verdi.
I principali tipi di pesce azzurro abbondano nei nostri mari e questo li rende decisamente economici: l’acciuga o alice, l’aguglia, l’alaccia, il cicerello, le boghe, gli zerri, il pesce sciabola, il pesce spada, la ricciola, la sardina, lo sgombro, il sugherello, e poi il tonno, l’alalunga, la palamita. Sono pesci che vanno consumati freschissimi!
La cucina locale prevede come antipasti consigliati la panzanella alla tonnina o il polpo lesso. I primi piatti più amati sono gli spaghetti con la margherita (granseola) e il riso al nero di seppia. Tra i secondi il polpo in umido, lo stoccafisso con patate, olive e capperi; i totani ripieni di pesce, le acciughe o sarde ripiene, gli zerri in scaveggio, la sburrita con fette di pane e baccalà in un gustoso brodetto.
Il cacciucco è il piatto di pesce toscano più conosciuto, la sua origine, a sentire i racconti popolari, è piuttosto triste: narra della famiglia di un pescatore morto durante una tempesta che spinta dalla miseria, si recò a chiedere qualcosa da mangiare presso il porto. Ogni pescatore donò del pesce misto tra polpi, seppie, cicale di mare e altro ancora. Così la madre di questa povera famiglia, realizzò una buonissima zuppa accompagnandola con delle fette di pane. La pietanza sprigionava un profumo così invitante che tutto il vicinato volle sapere da dove provenisse, così la ricetta si diffuse rapidamente ottenendo un grandissimo successo.
Anche all’Elba il cacciucco veniva infatti preparato dai pescatori coi pesci poveri (quelli pregiati si vendevano), sembra che anche Napoleone ne andasse matto: sette tipi diversi di pesce e crostacei (scorfano nero, scorfano rosso, seppie, polpi piccoli, canocchie o granchi di scoglio), pane e pomodoro.
Un altro pesce a torto considerato il parente povero del tonno, è la palamita, ha un sapore forte e deciso e si presta a essere cucinata in molti modi: alla griglia, in umido, al forno, o anche semplicemente lessa. Il modo migliore però per gustare questo pesce è sott’olio. Inoltre la palamita ha un forte valore nutrizionali perché è ricca di vitamina A, fosforo, proteine e grassi del tipo Omega 3, utilissimi per la protezione del cuore e delle arterie.
Tutti pazzi per il pesce azzurro! Appuntamento a Capoliveri:)))