Una grande fan dell’Isola d’Elba, una grande pittrice che ci onora della sua amicizia e, con i colori delle sue opere ci fa sognare! Forse sarà nostra ospite in luglio Paola Failla! Sarei felice di farle conoscere l’Atelier di Pittura che Michelangelo Venturini mette a disposizione degli artisti che soggiornano a Capoliveri!
Nata a Padova, dopo essersi diplomata all’Istituto d’Arte “Selvatico” di Padova ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Venezia, corso di pittura dove ha avuto come maestro Emilio Vedova. Attualmente è docente all’Istituto d’Arte “Selvatico” e contemporaneamente si dedica all’attività artistica.
Negli ultimi anni, in particolare, ha svolto la sua attività di ricerca nelld’ambito delle tecniche pittoriche e della calligrafia come mezzo di comunicazione artistica. La sua attività espositiva è iniziata nel 1984.
Da allora i suoi dipinti sono stati presentati a numerose collettive e le sono state dedicate mostre personali nazionali e internazionali.
Lavora tra Padova e Parigi. Il suo studio è in via Domenichino 5, a Padova telefono 049/703381, cellulare 338/9172823.
A Parigi è presente alla Galerie Orenda nell’esposizione: Timour Lam et le cercle des artistes poetes.
Paola dice di sè stessa:
Sorprende anche me stessa la capacità che ho di isolarmi dal mondo circostante anche solo per qualche attimo o per lunghi momenti in cui creo una barriera tra me e il caos della vita, in cui annullo ogni rumore, ogni suono.
Creo un silenzio assoluto e mi pongo in ascolto……. gli oggetti parlano ora un linguaggio nuovo, si deformano, perdono il significato materiale e concreto, evocano paesaggi surreali, raccontano di luoghi inesplorati, di terre lontane, di scritture mai decifrate.
Ecco. Posso trasformarmi anch’io. Una forma, un animale.
Mi sento allora come una formica che percorre bui cunicoli trasportando una briciola pesante, divento poi un rondone e mi libro nell’aria ad osservare minuscole forme terrene indaffarate che trasformo in piccole geometrie, segni, grafie.
Un pensiero alla terra e un pensiero all’aria, all’acqua. E la carta si increspa a formare piccole colline e la polvere di marmo e la sabbia diventano deserti. Il blu diventa mare, fiume e scorre tra infiniti verdi. A volte il calore del fuoco si fa largo in un cielo d’oriente costellato da piccoli silenzi d’oro.
Si aprono porte: ed io ancora mi meraviglio!
Queste visioni, questi mondi caleidoscopici non mi spaventano più, è passato il tempo in cui da bambina mi chiudevo in me stessa circondata da sogni . Ho catturato nella rete dei miei occhi, nei miei pensieri mostri marini, belve feroci, fiumi in piena, onde gigantesche, con la mia voce li ho addolciti , li ho fatti incontrare nei pensieri più sereni, con delicatezza li ho mescolati perché risplendessero di una nuova spiritualità.